Gianmarco Tamberi, il campione olimpico di salto in alto, affronta le domande pungenti di Francesca Fagnani nelle studios di Belve
Gianmarco Tamberi, campione olimpico di salto in alto, si è presentato negli studi di Belve con la sua caratteristica schiettezza, affrontando senza esitazioni le domande pungenti di Francesca Fagnani. L’atleta marchigiano ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di gestire con maturità le controversie che lo circondano, affrontando temi delicati come l’invidia nel mondo dello sport e le recenti polemiche con altri atleti italiani.
Il rapporto con la notorietà e gli hater
Nel corso dell’intervista, Tamberi ha affrontato con lucidità il tema della popolarità mediatica, ammettendo di aver raggiunto una notorietà che va oltre quella tipicamente associata agli atleti della sua disciplina. Con grande consapevolezza, ha riconosciuto come questo aspetto possa generare fastidio in altri sportivi, specialmente quando la risonanza mediatica non riflette necessariamente i risultati agonistici. “Ho ricevuto molta più notorietà rispetto allo sport che faccio”, ha ammesso il campione, dimostrando una notevole capacità di autoanalisi.
“I saltatori in alto di solito non sono così popolari, come magari sono io ad oggi, e questa cosa può infastidire e lo capisco…penso in qualche modo di poter essere invidiato”, ha aggiunto. Lui che si sente ossessionato dalla vittoria. “Dedicarmi totalmente all’obiettivo...quello che mi ha spinto di più è la paura di perdere“.
La vicenda Ceccon
L’intervista ha visto anche un’ampia parentesi sulla vicenda Ceccon, emersa durante i recenti eventi sportivi. Il nuotatore aveva condiviso un post del comico Andrea Pucci che, seppur indirettamente, sembrava criticare lo stile comunicativo di Tamberi. La risposta del saltatore è stata caratterizzata da grande maturità: invece di alimentare polemiche, ha espresso il suo dispiacere per la situazione, rivelando un curioso retroscena sul blocco social ricevuto da Pucci, apparentemente senza alcuna interazione pregressa:
“Immagino proprio che si riferisse a me, perché quando mi hanno girato questa cosa, sono andato a cercare Pucci su Instagram e ho scoperto che mi aveva bloccato. E questo senza che avessi mai avuto un’interazione con lui o lo avessi conosciuto. Mi sono subito chiesto perché un uomo di 60 anni mi blocca senza che mi conosca. Quindi penso fosse riferito a me“, ha detto.
L’atteggiamento di Tamberi durante l’intervista ha evidenziato una notevole crescita personale e professionale. Il campione ha dimostrato di saper gestire le critiche con equilibrio, concentrandosi su chi lo sostiene piuttosto che su chi lo critica. La sua analisi della situazione con Ceccon, inoltre, rivela una capacità di vedere oltre le polemiche immediate, suggerendo che il nuotatore “si deve un attimo ristabilizzare”, riferendosi anche ad altri episodi controversi come quello con Federica Pellegrini.
L’intervista a Belve ha messo in luce come la comunicazione nello sport moderno sia diventata un elemento fondamentale quanto complesso da gestire. Tamberi rappresenta un nuovo modello di atleta, capace di coniugare prestazioni sportive e presenza mediatica, pur consapevole che questo approccio può generare reazioni contrastanti nell’ambiente sportivo italiano. Cosa ne pensate?
L’intervista integrale di Belve è disponibile su Rayplay.
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