Jane Alexander si apre durante un’intervista a Verissimo con un racconto intimo e molto intenso: cosa ha detto l’attrice
Il padre dell’attrice, colpito da una grave malattia, scelse consapevolmente di non sottoporsi alla chemioterapia: “Gli hanno dato due anni di vita senza cure, o dai tre ai cinque anni con la chemioterapia“. Una decisione che Jane ha rispettato, nonostante il disaccordo della madre. L’uomo è venuto a mancare a 64 anni, lasciando un vuoto incolmabile nella vita dell’attrice.
Jane Alexander, nota attrice e personaggio televisivo, ha aperto il suo cuore durante un’intensa intervista a Verissimo, condividendo momenti profondamente dolorosi della sua vita personale. Nel salotto di Silvia Toffanin, l’attrice ha ripercorso i tragici eventi legati alla perdita del padre e della sorella, vicende raccontate anche nel suo libro autobiografico “Jane“.
La tragica Storia della Sorella
Ancora più straziante è il racconto della perdita della sorella, scomparsa nel 2007 a soli 42 anni. La donna era caduta vittima di una setta che l’aveva convinta ad allontanarsi dalla famiglia e a rifiutare le cure mediche necessarie per combattere un tumore. “Quella setta le aveva fatto credere che gli alieni l’avrebbero guarita...tu mi darai com’è possibile che una donna così intelligente ci sia caduta? Evidentemente queste sette ti prendono sulle tue debolezze“, ha rivelato Jane con voce rotta dall’emozione.
Il rapporto tra le sorelle si era interrotto per due anni, fino al tragico epilogo. Quando Jane venne a sapere delle condizioni critiche della sorella, era ormai troppo tardi. L’ultima visita in ospedale rappresentò il loro ultimo incontro: “Morì il giorno dopo, il 29 marzo 2007, tre anni dopo mio papà. Non me lo perdonerò mai“.
La confessione di Jane Alexander a Verissimo ha toccato profondamente il pubblico, rivelando il peso dei sensi di colpa e il dolore di non aver potuto salvare la sorella dall’influenza della setta. La sua testimonianza serve anche come monito sull’importanza di mantenere saldi i legami familiari e di non cadere preda di pericolose manipolazioni.
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