The Couple interrotto per la morte di Papa Francesco: la reazione dei concorrenti

The Couple , le riflessioni dei concorrenti

La reazione dei partecipanti di ‘The Couple’ alla morte di Papa Francesco e le loro riflessioni sulla sua figura

La morte di Papa Francesco ha avuto un impatto profondo non solo sulla comunità religiosa mondiale, ma anche sul mondo dello spettacolo. A testimonianza di ciò, la travagliata pausa di quasi 48 ore del reality show “The Couple”, trasmesso su Mediaset Extra, ha sorpreso pubblico e partecipanti, creando un momento di silenzio e riflessione in un contesto solitamente dominato da dinamiche leggere e quotidianità condivisa.

Cosa è successo durante la sospensione?

Durante la sospensione, che ha lasciato molti spettatori a chiedersi se i concorrenti fossero stati informati della notizia, la casa ha comunque offerto spunti di riflessione significativi. La conversazione tra i concorrenti si è presto riattivata e si è potuto ascoltare le parole di riflessione orientate sul valore umano e spirituale dei pontefici, mettendo a confronto due figure centrali della Chiesa cattolica contemporanea: Giovanni Paolo II e Papa Francesco.

Papa Francesco era molto popolare, ma anche Wojtyla era molto amato. Mi ricordo che Wojtyla teneva i bambini sotto al mantello”, ha ricordato con emozione, sottolineando l’affetto che Karol Wojtyla suscitava in modo quasi paterno. Un’immagine potente, simbolo di protezione e amore, che ha toccato gli altri presenti.

Antonino Spinalbese ha contribuito al ricordo con un episodio legato a Papa Francesco: “A me di lui ha fatto morire la scena della mano“, riferendosi presumibilmente all’incidente del 2019, quando una fedele asiatica afferrò con forza il pontefice durante un incontro in Piazza San Pietro. L’intervento di Irma Testa, che ha chiesto: “Anto ma dici della cosa con la cinese?“, ha confermato l’episodio, prima che la regia cambiasse rapidamente inquadratura, mostrando una cucina vuota, una scelta editoriale forse volta a evitare che la discussione proseguisse su un terreno troppo delicato.

Il tono si è poi fatto più serio, con Boccoli che ha riportato l’attenzione sul messaggio universale di pace che Papa Francesco ha sempre promosso: “Ha parlato molto di pace, andava in giro per il mondo, ha sempre condannato tutte le guerre“. Le sue parole hanno suscitato una riflessione collettiva sul futuro della Chiesa.

La supposizione di Antonino Spinalbese

Ed è stato proprio in questo clima che Spinalbese ha avanzato una teoria discussa nei circoli più esoterici e alternativi: quella del “papa nero”. “Adesso secondo molti ci sarà un papa nero. Ci sono tante teorie su questo. Sì, non la conoscete la storia del Papa nero?”, ha detto, riferendosi probabilmente alla leggenda secondo cui un pontefice proveniente dall’Africa o simbolicamente “oscuro” potrebbe rappresentare la fine di un’epoca per la Chiesa, come preconizzato da alcune interpretazioni della Profezia di Malachia. Tuttavia, anche questa volta, la regia ha interrotto il momento, staccando su un’inquadratura neutra degli sgabelli della cucina.

L’episodio dimostra quanto anche all’interno di un reality, apparentemente distante dai grandi temi del mondo, possa emergere una sensibilità collettiva profonda. La morte di Papa Francesco non è stata solo un lutto religioso o istituzionale, ma un evento capace di fermare anche l’intrattenimento, risvegliando nei protagonisti, e forse anche nel pubblico, domande che vanno oltre il gioco.

E forse è proprio in quei silenzi imposti, in quelle inquadrature vuote, che si nasconde il vero segno del cambiamento che la scomparsa di un Papa può portare.

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