Sophie Codegoni a La Volta Buona: “Ho tolto i filler, oggi mi sento di nuovo autentica”

Sophie Codegoni a La Volta Buona senza filler

Sophie Codegoni racconta a La Volta Buona il suo rapporto con la chirurgia estetica e la riscoperta della naturalezza

Ospite a La Volta Buona, Sophie Codegoni si è raccontata a cuore aperto, parlando del suo rapporto con la chirurgia estetica e del percorso che l’ha portata a riscoprire la sua naturalezza. L’ex gieffina ed influencer, oggi mamma, ha spiegato di aver detto addio ai ritocchi estetici, scegliendo di rimuovere i filler e tornare al suo aspetto originario.

“Volevo sentirmi diversa, ma non mi piacevo”

Con grande sincerità, la Codegoni ha ammesso di essersi sottoposta a qualche intervento estetico in passato: «Io ho fatto il filler alle labbra e il seno. Pensavo fosse quello a rendermi più bella, ma in realtà non mi piacevo. Non avevo più una visione chiara di me stessa», ha dichiarato. La svolta è arrivata grazie all’incontro con un professionista che le ha fatto aprire gli occhi: «Mi ha chiesto: Ti piaci davvero? Hai visto cosa stai facendo alla tua faccia? Da lì è partito il cambiamento. Ho tolto tutto e oggi sono molto più felice».

“Oggi scelgo di dare il buon esempio”

Diventare madre, per Sophie, è stato un momento cruciale: «Da quando sono diventata mamma, ho sviluppato un senso di responsabilità diverso. Non sono più la ragazzina che guarda i social, ma una donna che ci lavora. Voglio dare il buon esempio».

Ha poi raccontato di aver condiviso anche foto al naturale, mostrando la sua acne: «Su Instagram nessuno se ne accorgeva perché usavo filtri e modifiche. Oggi dico alle ragazze: state attente a quello che vedete, perché i social sono una finzione incredibile». La nuova Sofia: “Mi apprezzo molto di più”, inoltre ha ribadito di non rimpiangere la sua scelta: «Con i filler non mi piacevo, sembravo diversa, quasi caricaturale. Ora mi sento autentica e sto molto meglio con me stessa». Il messaggio che vuole trasmettere è chiaro: la bellezza non è nelle correzioni artificiali, ma nella capacità di accettarsi e valorizzarsi per ciò che si è.

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