Grande Fratello 19, Anita Mazzola confessa la sua crisi dopo due settimane: le sue parole lasciano sgomento
Il Grande Fratello 19 non è solo un reality fatto di giochi, prove e dinamiche, ma anche un percorso psicologico che mette a dura prova i concorrenti. A farne le spese, nelle ultime ore, è stata Anita Mazzola, che durante un momento in giardino con Giorgio, Francesca e Simone ha lasciato trapelare tutta la sua stanchezza.
“Sono stanca del pensiero che mi ricorre da stamattina, del tipo… regà, il tempo qua è lunghissimo”, ha confessato la gieffina, sottolineando come la clausura stia iniziando a pesare. Quando Simone le ha chiesto se avesse già rielaborato le sensazioni della sua prima prova, Anita ha ribattuto: “No, no, oh. Regà, va’ che io son chiusa da due settimane, eh”.
Francesca ha provato a incoraggiarla dicendole che una ragazza forte come lei non può mollare, ma Anita ha insistito: “Due settimane, regà. Cioè, hai finito il tempo. Il 31 è Halloween, manca ancora 30 giorni. Sì, cioè, regà”.
Benedetta ha provato a smorzare i toni, ricordando che sono soltanto i primi giorni e che presto inizieranno più attività. Ma la risposta di Anita è stata emblematica: “No, benedì, è sempre peggio. Sempre peggio. Saremo ai primi giorni, ma ho sempre meno voglia di fare attività”.
Dietro lo sfogo, però, non c’è solo noia o frustrazione. Giulio allora ha detto la sua idea e ha spiegato di vivere questa esperienza come una sfida personale: “Io ho questa idea di potenziamento mio, mi devo mettere sempre in difficoltà per avere, fra dieci anni, la capacità di dire che ho superato l’impossibile. Così qualsiasi cosa mi capita davanti la riesco a superare, come un carro armato“.
Allo stesso tempo, però, la paura di non reggere fino in fondo si fa sentire: “Mi immagino di dire basta, torno a casa e poi penso: ho fallito. Ma il fallimento non è non vincere. Sarà il pubblico a decidere quando devo uscire”, ha detto il concorrente.
Un ragionamento che fotografa perfettamente il conflitto interiore che vivono i gieffini: resistere fino a che punto? E soprattutto, quanto conta la tenuta psicologica rispetto al semplice gioco? Anita, intanto, appare sempre più vicina a un bivio: andare avanti o cedere alla tentazione del ritiro.
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