Il tennista azzurro, solitamente pacato, si infiamma in campo ma conquista comunque la finale dell’ATP 500 di Vienna
Jannik Sinner ci ha abituati a un atteggiamento sempre composto, rispettoso e concentrato. Ma questa volta, nella semifinale dell’ATP 500 di Vienna contro Alex De Minaur, qualcosa ha incrinato la sua proverbiale calma. Nonostante la vittoria netta in due set, l’altoatesino è stato protagonista di un episodio inatteso: un acceso confronto con l’arbitro Fergus Murphy.
La discussione
Nel corso del settimo game del primo set, Sinner ha protestato vivacemente contro un warning inflitto gli dall’arbitro irlandese Fergus Murphy. Il richiamo riguardava il tempo di preparazione al servizio, giudicato eccessivo dal giudice di sedia. Jannik, visibilmente contrariato, ha replicato con decisione, sostenendo che aveva solo bisogno di qualche secondo in più prima di battere. “Non è come dici tu, hai sbagliato”, ha detto il numero due del mondo, fermo nella sua posizione.
Durante il cambio di campo, il dibattito si è riacceso: Sinner ha spiegato di non aver voluto mancare di rispetto, ma di aver semplicemente necessitato di un attimo di pausa. L’arbitro, dal canto suo, gli ha ricordato l’obbligo di fare un segnale in quelle situazioni per evitare il richiamo. Un momento di tensione raro per un giocatore che si è sempre distinto per il suo aplomb e la sua sportività, ma che conferma anche la determinazione e la fame di vittoria di un atleta che non lascia nulla al caso.
Alla fine, la concentrazione è tornata ai massimi livelli: Sinner ha chiuso l’incontro in due set e ha staccato il pass per la finale, dove affronterà il vincente tra Lorenzo Musetti e Alexander Zverev. L’episodio con Murphy resterà come una parentesi in una partita che, ancora una volta, ha dimostrato la forza mentale di Sinner. Anche quando perde la calma, il fuoriclasse azzurro sa ritrovare subito il suo equilibrio e trasformare la tensione in energia vincente.
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