Valeria Marini condivide la sua intensa relazione con la fede e i ricordi del passato in un’intervista esclusiva
Un’intervista intensa e profondamente personale, quella che Valeria Marini ha regalato al pubblico di BellaMà. Tra ricordi d’infanzia, ferite ancora aperte e un legame fortissimo con la fede, la showgirl ha parlato del suo ultimo viaggio a Medjugorje, il terzo della sua vita, rivelando come la spiritualità sia stata – e continui a essere – la sua bussola interiore.
Il racconto di Valeria: “La fede è sempre stata la mia luce guida”
Seduta nel salotto di BellaMà, Valeria Marini ha aperto il suo cuore tornando a un periodo delicato della sua vita. Un viaggio “importantissimo”, come lei stessa lo definisce, compiuto in un momento familiare complesso, segnato da incomprensioni e conflitti con la mamma. “È un viaggio che consiglio a tutti – ha spiegato – perché la preghiera aiuta davvero a ritrovare la strada giusta e dà forza per superare quelle cose che nella vita sembrano montagne, ma che poi si rivelano piccole sciocchezze“.
La showgirl ha ricordato anche l’infanzia, segnata dai sacrifici della madre. Da bambina, insieme alla sorella, Valeria trovava pace proprio lì dove gli altri giocavano: “Io mi rifugiavo in chiesa. Passavo ore lì dentro, e lì ritrovavo il sorriso. La fede è sempre stata la mia luce: mi ha guidata in ogni momento della mia vita”.
Il conduttore ha sollevato un tema delicato: molti personaggi pubblici raccontano i propri pellegrinaggi e spesso vengono accusati di farlo per visibilità. Valeria ha risposto senza esitazioni: “Ne parlo oggi perché me lo stai chiedendo. E perché credo sia giusto condividere ciò che si ha dentro. Questa per me è fede, non pubblicità”. Il suo terzo viaggio a Medjugorje, però, ha avuto un valore speciale. “È stato ancora più significativo degli altri. Mi ha restituito pace, tranquillità e tanta serenità“, ha confessato. Ma non è solo una questione spirituale.
Valeria ha voluto sottolineare l’importanza del progetto portato avanti da Paolo Brosio: un ospedale e un pronto soccorso realizzati grazie a una lunga raccolta fondi. “Era qualcosa che lì mancava – ha spiegato – e che Paolo ha costruito con anni di lavoro e sacrifici. La struttura è pronta, ora arriveranno i macchinari. È un traguardo bellissimo. Merita un applauso, perché ha dedicato tempo, energie e cuore“.
Secondo Valeria, il progetto è il risultato di quattro anni di Olimpiadi del Cuore, che hanno visto la partecipazione di tanti artisti, sia di persona che economicamente.
In un clima già carico di emozioni per l’imminente 8 dicembre, Valeria Marini ha voluto lasciare un messaggio semplice ma potente: la fede come luce, come rifugio, come forza per affrontare la vita. Un racconto autentico, che mostra una donna capace di mettersi a nudo senza paura, ricordando che la spiritualità – qualunque essa sia – può diventare un porto sicuro in cui ritrovarsi.
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