Rocío Muñoz Morales a Verissimo: “Ho vinto la battaglia più importante, quella per le mie figlie”

Rocio svela tutto sulla separazione

A Verissimo Rocío Muñoz Morales si racconta senza filtri: la forza della gentilezza, il silenzio dopo la separazione

Ospite di Verissimo, Rocío Muñoz Morales si apre come raramente aveva fatto prima. Con parole misurate e una serenità che colpisce, l’attrice racconta il momento che sta attraversando, il rapporto profondo con i genitori e la scelta del silenzio dopo la separazione. Al centro di tutto, Luna e Alma, le sue dolce bambine.

La forza della madre

Rocío parte dalle radici. La madre, presenza costante negli ultimi mesi in Italia, è il suo punto fermo: una donna “forte e dolce”, capace di insegnarle che la vera forza non ha bisogno di alzare la voce. “Si può essere forti con la gentilezza, con un tono di voce piano e un grande sorriso“, confida. Le figlie, Luna e Alma, sono “innamorate della nonna”, e questo legame restituisce all’attrice un senso di protezione e positività.

Il pensiero va poi al padre, scomparso, che le ha trasmesso l’amore per l’arte e la curiosità per la bellezza. In questo periodo, ammette, la sua mancanza si è fatta sentire: “Avrei voluto un suo consiglio, un abbraccio”. Eppure, sente che lui c’è ancora, e che l’avrebbe incoraggiata a rimanere fedele a se stessa, alle sue imperfezioni, ai suoi valori.

Nel romanzo che ha appena pubblicato, Rocío affronta temi che oggi risuonano con forza nella sua vita, come il tradimento. Un passaggio letto in studio sembra quasi premonitore. Alla domanda di Silvia Toffanin su eventuali sentori, l’attrice è netta: nessuno. La sua scelta, meditata e consapevole, è stata il silenzio. Un silenzio diventato scudo per le figlie. “Mi sono sentita come un’aquila che apre le ali per proteggere i suoi piccoli“, racconta, senza nascondere le ferite ricevute lungo il percorso.

Oggi, però, il bilancio è chiaro: “Ho vinto l’unica battaglia che contava“. Luna e Alma sorridono, sono serene. Spiegare la realtà non è stato semplice, ma Rocío ha scelto di esserci più che parlare, di trasmettere sicurezza e amore. Il rapporto con il padre delle bambine resta improntato al rispetto e alla correttezza: “Sarà sempre il loro papà, e va bene così”.

Nessun rimpianto, solo serenità. E un lavoro profondo su se stessa che passa anche dalla terapia, iniziata dopo la perdita del padre. Un appuntamento fisso, il martedì alle 12, irrinunciabile. “Andare in analisi è un atto di coraggio”, sottolinea. Mettersi in discussione, crescere, evolvere: è questo il messaggio che ha voluto portare anche nel suo libro.

A Verissimo, Rocío Muñoz Morales mostra un volto autentico e consapevole. Senza clamore, rivendica la forza della dolcezza, il valore del silenzio e l’importanza di chiedere aiuto. Una testimonianza che parla di resilienza e di amore, soprattutto quello che una madre è pronta a dare, senza condizioni, alle proprie figlie.

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