Scelta pragmatica o autogol? Il dibattito infiamma i social ed Helena Prestes finisce nuovamente nella bufera
Sta facendo discutere la wishlist Amazon pubblicata da Helena Prestes, la nota influencer e volto dell’ultima edizione del Grande Fratello. In occasione del suo compleanno, il prossimo 16 luglio, la modella brasiliana ha deciso di indicare esplicitamente ai propri fan una lista di regali desiderati, al fine di evitare doppioni o doni inutili. Un gesto che, nelle intenzioni di Helena, rappresenterebbe una guida pratica per i sostenitori, ma che nella realtà sta generando un’ondata di polemiche.
La lista wishlist
Al centro delle critiche si trova soprattutto uno smartwatch del valore di circa 650 euro, inserito tra gli oggetti desiderati. Un regalo decisamente costoso che, secondo alcuni utenti, stride apertamente con la posizione critica assunta mesi fa proprio dalla community della modella nei confronti di iniziative simili lanciate da altri volti noti., come Zeudi Di Palma da lei criticata e che poi invece ne ha seguito le orme. Diversi fan hanno infatti definito il gesto incoerente, contestando la monetizzazione dell’affetto del pubblico.
Il fenomeno delle wishlist aperte non è dunque piaciuta neanche ai suoi fan che adesso mettono in dubbio l’ex concorrente del Gf e la sua sincerità verso i seguaci. Alcuni hanno dichiarato di vedere in lei solo la voglia di sfruttare l’occasione e in tanti hanno invitato a fare doni, anche di piccolo taglia a chi ne ha veramente bisogno, pensiero condiviso da tanti, visto che alle influencer non mancano di certo i soldi per potersi pagare un noto orologio.
Se per qualcuno si tratta di un modo legittimo di ricevere sostegno pratico dai follower, per altri rappresenta un’eccessiva commercializzazione del rapporto con la community, soprattutto quando mancano interazioni quotidiane reali.
La domanda che emerge chiaramente dal caso di Helena Prestes è fino a che punto sia accettabile chiedere ai propri fan contributi economici o materiali e quali siano i limiti etici di questa pratica, visto che le influencer beneficiano già di guadagni per sponsorizzazioni e pubblicazioni. Il dibattito è aperto e i social continuano a dividersi su un tema destinato ad alimentare discussioni ancora a lungo. Cosa ne pensate?
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