Anita Olivieri racconta la sua folle scelta: un volo in Svezia per incontrare un ragazzo conosciuto e partecipare ad un programma
L’abbiamo conosciuta al Grande Fratello, ma non finisce di sorprenderci. Parliamo di Anita Olivieri che ha recentemente partecipato ad un esperimenro sociale che sta impazzando. Un appuntamento dall’altra parte d’Europa. Un’avventura che l’ha portata con Zoè in un’incredibile esperienza.
Un volo verso l’ignoto
“Ho fatto una follia, lo so”. Così Anita Olivieri racconta la sua avventura più recente: un biglietto aereo per la Svezia, un appuntamento con un ragazzo conosciuto solo per partecipare a Double Date Island. Nessuna certezza, nessuna garanzia, solo la voglia di buttarsi. Un gesto che oggi, tra prudenza e paura, pochi oserebbero fare. Eppure lei lo ha fatto, accettando i rischi e scegliendo la curiosità. “Stavo spendendo un sacco di soldi per un appuntamento, ma volevo vedere come sarebbe andata”.
Oltre le apparenze
Quando si sono incontrati, la prima cosa che ha notato è stata l’altezza: lui più basso dei suoi 1,73. Un dettaglio che per molti potrebbe pesare, ma che Anita ha deciso di superare. “All’inizio ci ho pensato, ma poi mi sono detta: che importa?”. Perché, a colpire davvero, non è stata la statura, ma il modo in cui è stata trattata. Un uomo elegante, premuroso, pronto a farla sentire speciale sin dal primo istante. “Ho avuto ragazzi alti, sì, ma anche tanto stronzi. Lui invece mi ha fatto sentire importante dal primo momento”.
Il racconto di Anita è qualcosa che va oltre il flirt o la curiosità per un viaggio romantico. È un messaggio universale: a volte bisogna rischiare, rompere gli schemi, lasciarsi sorprendere. In un mondo che misura tutto in estetica e apparenza, lei ricorda che ciò che resta impresso è come una persona ci fa sentire. Non i centimetri in più, non i canoni imposti, ma l’attenzione, i gesti, la capacità di farci brillare gli occhi.
Un ricordo che vale il viaggio
Che questa storia continui o meno, poco importa. Ciò che conta è l’esperienza: scoprire una città nuova, assaggiare cibi diversi, camminare in strade sconosciute con la testa leggera. “Ho staccato la mente, mi sono divertita, e alla fine ne è valsa davvero la pena”. La prossima tappa? Roma, ad agosto, dove i due si rivedranno. Nel frattempo, la lezione resta: la vita è troppo breve per non provarci. Meglio buttarsi e vivere un ricordo che resterà, piuttosto che restare fermi a chiedersi “E se…?”.
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