Sonia Bruganelli racconta la sua vita e le esperienze che l’hanno segnata in modo sincero nella sua autobiografia
In un’intervista intensa e senza filtri, Sonia Bruganelli torna a raccontare pagine delicate della sua vita: l’aborto a 24 anni, la relazione con Paolo Bonolis, la malattia della figlia Silvia, la depressione e il rapporto con sé stessa. Oggi, a 51 anni, la produttrice e opinionista televisiva rilegge la propria storia attraverso il suo libro “Solo quello che rimane”, un’autobiografia che sta facendo discutere e commuovere. Tra passato e presente, la Bruganelli apre finalmente il cassetto delle fragilità che per anni ha nascosto dietro un’immagine dura e inarrivabile.
Una scelta che pesa ancora
Nel suo libro, Sonia racconta per la prima volta in modo diretto l’aborto affrontato a 24 anni. Una confessione che non cerca giustificazioni:
“La scelta è stata mia. Paolo non era ancora pronto a diventare padre. Io sì, ma ho scelto comunque lui”. Parole lucide, che fanno tremare anche chi le legge. Sonia non si nasconde: si interroga, accetta, elabora. E ammette di aver immaginato in più di un’occasione quel figlio che oggi avrebbe 26 anni: “Posso immaginarlo, ma non saprò mai chi sarebbe stato. Ho scritto tutto senza scuse: il corpo era mio e la scelta anche”.
L’incontro karmico che le ha cambiato la vita
Sonia ripercorre anche il periodo più difficile di sempre: la nascita di Silvia, affetta da una grave cardiopatia e operata in fasce.
“Ero esausta, stanchissima, mi chiedevo se ce l’avrei fatta. Quando è arrivata Denise, la sua “tata”, è stata una questione di sopravvivenza“.
La Bruganelli parla di un dolore che non riusciva a riconoscere e che per anni ha nascosto persino alla figlia: “Silvia mi ha chiesto: “Perché quando mi guardi sembri triste?”. Ho capito che la guardavo con la proiezione della figlia che non avevo, invece di accettarla per com’è”.
Con Paolo Bonolis, Sonia ha condiviso 26 anni di vita. Oggi sono separati, ma non divorziati: “Stiamo bene così. Non penso al matrimonio e nemmeno lui. Questa situazione tutela tutti”. Bonolis, racconta Sonia a Diva e Donna, non l’ha mai fermata dal pubblicare il libro: “Sapeva tutto. Penso che leggerlo gli abbia fatto bene, per capire perché io l’ho lasciato”. Pur avendo affrontato un addio complesso, l’ex coppia resta unita da un legame fortissimo e da tre figli: Silvia, Davide e Adele.
Il nuovo equilibrio con Angelo Madonia
Oggi Sonia è legata al ballerino Angelo Madonia. Una relazione che le ha dato leggerezza e protezione: “In questi due anni, Angelo ha saputo prendersi cura del peso che mi portavo dentro. Mi ha mostrato amore, rispetto e sensibilità”. Una dichiarazione che mostra una donna capace di ricominciare. Per anni Sonia ha alimentato un’immagine provocatoria, fatta di lusso ostentato e jet privati.
Oggi è cambiata: “Prima postavo borse e viaggi per provocare chi mi giudicava. Ora non ne ho più bisogno. Devo pensare ai miei figli e fare un passo indietro”. Una dichiarazione che svela la nuova Sonia: meno personaggio, più persona, come ha mostrato anche nell’intervista tv a Verissimo.
Con “Solo quello che rimane”, Sonia Bruganelli compie una scelta radicale: raccontare sé stessa senza filtri, lasciando emergere dubbi, errori, dolori, fragilità e rinascite. Non più la donna di ghiaccio che il pubblico ha spesso giudicato severamente, ma una madre, una compagna, un’ex moglie, e soprattutto una persona che ha finalmente trovato il coraggio di guardarsi dentro. E di mostrarsi per ciò che è davvero.
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