Rita De Crescenzo si schiera con Alfonso Signorini, criticando aspramente la gestione della vicenda mediatica
Nel pieno della bufera mediatica che ha travolto Alfonso Signorini dopo le dichiarazioni di Fabrizio Corona, arriva una voce netta e senza giri di parole. Rita De Crescenzo decide di esporsi pubblicamente, schierandosi dalla parte del conduttore del Grande Fratello e criticando duramente il modo in cui la vicenda è stata portata alla luce.
Le parole di difesa
Rita De Crescenzo non usa mezzi termini e punta il dito contro quello che definisce un cambio di atteggiamento improvviso nei confronti di Signorini. “A me dispiace, perché fino adesso Signorini era amico, era buono, e adesso è facile modificare tutto”, afferma, sottolineando come, secondo lei, l’immagine del conduttore venga oggi riscritta con troppa leggerezza.
La tiktoker si dice apertamente vicina a Signorini e contesta soprattutto la scelta di rendere pubblici messaggi privati, ritenendola una mossa sbagliata e strumentale. “Quando vi è servito, avete fatto le cose vostre e ora non vi serve più?”, è la domanda provocatoria che lancia, mettendo in discussione le reali motivazioni di chi oggi accusa.
Le accuse di De Crescenzo
Nel suo intervento, De Crescenzo entra anche nel merito delle rivelazioni: pur non giustificando eventuali comportamenti sbagliati, condanna fermamente la spettacolarizzazione del privato. “Se pure l’avesse fatto, non è giusto mostrare le cose, venderle e fare questi teatrini”, aggiunge, parlando apertamente di una messa in scena costruita per alimentare il clamore mediatico.
@ritadecrescenzoreal Risposta a @Giovanna D’Arpino ♬ suono originale – Rita decrescenzo
Le sue parole si inseriscono in un contesto sempre più acceso. Il caso Signorini continua a dividere l’opinione pubblica tra chi chiede chiarimenti e chi denuncia un vero e proprio processo mediatico. Intanto, il nome del conduttore resta al centro del dibattito, tra prese di distanza, difese inattese e nuove rivelazioni.
L’intervento di Rita De Crescenzo rappresenta una delle difese più dirette e controcorrente arrivate finora. In una vicenda che sembra giocarsi sempre più sul confine tra verità, interesse e spettacolo, le sue parole riaccendono il dibattito su un tema centrale: fino a che punto è lecito trasformare il privato in pubblico?
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