“Azadi”, il libro di Alessia Piperno dopo la prigionia in Iran: la storia di coraggio, libertà e solidarietà tra le mura del carcere di Evin
“Azadi”, che in farsi significa “libertà”, non è solo il titolo di un libro. È una dichiarazione. Un grido. Una promessa mantenuta. Alessia Piperno, giovane italiana che 2016 è stata detenuta per settimane nella famigerata prigione di Evin, in Iran, a Teheran. Ha deciso di trasformare la sua esperienza in parole. Parole che pesano come pietre e al tempo stesso volano leggere, guidate dalla forza della resilienza.
Dall’arresto al racconto: una storia di coraggio
Arrestata il giorno del suo trentesimo compleanno mentre si trovava a Teheran, Alessia Piperno è diventata, suo malgrado, un simbolo. Una ragazza appassionata di viaggi e culture, che improvvisamente si è ritrovata catapultata in uno degli incubi peggiori che possano accadere in terra straniera: la detenzione in un carcere tristemente noto per le sue condizioni disumane.
La prigione di Evin, nel nord della capitale iraniana, è tristemente famosa per le gravi violazioni dei diritti umani, in particolare contro le donne e i prigionieri politici. Ed è proprio lì che Alessia ha incontrato altre detenute, con cui ha stretto un legame profondo in quelle giornate scandite dal silenzio e dalla paura. Un legame che oggi si trasforma in testimonianza scritta.
“Azadi”: una promessa mantenuta
Nel suo messaggio condiviso sui social, Alessia racconta di una notte in cui, insieme alle sue compagne di cella, si sedettero in cerchio per confidarsi cosa avrebbero fatto una volta fuori. Quando arrivò il suo turno, la risposta fu chiara: scrivere un libro per raccontare la verità, per raccontare loro.
“Azadi” è il risultato di quella promessa. È il racconto vivo di ciò che ha vissuto, ma soprattutto di ciò che ha visto. Della violenza sistematica subita dalle donne iraniane, della loro forza nel resistere, della solidarietà nata tra sbarre e silenzi. Alessia scrive per loro, per chi non ha avuto la stessa fortuna di tornare a casa, per chi ancora oggi continua a lottare per un briciolo di libertà.
Oltre la prigione, la speranza
Il libro non è solo una cronaca della sua prigionia, ma un percorso interiore. Racconta anche il cammino che l’ha portata fino a Evin, i motivi del viaggio, le scelte, le passioni. È una riflessione su quanto sia fragile la libertà, ma anche su quanto sia potente il desiderio di viverla, di afferrarla, di non arrendersi.
Alessia Piperno oggi è libera, ma non ha dimenticato. E soprattutto non ha voluto voltare pagina senza prima lasciare un segno. “Azadi” è il suo modo per farlo. Un libro che è allo stesso tempo denuncia, omaggio e testimonianza. Un faro per chi si sente prigioniero, fuori o dentro di sé.
Molti, come noi, abbiamo conosciuto la storia d Alessia per l’appello preoccupato del padre che hanno rituonato per mesi sui social. Ma adesso in tanti potranno conoscere la sua storia. oggi Alessia continua a viaggiare e denunciare la crudeltà che denuncia a gran voce. E’ appena tornata dal Marocco e ha denunciato le torture a cui molti animali sono sottoposti, chissà se le sue parole saranno ascoltate da chi dovrebbe.

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